martedì 27 novembre 2012

Un posto incantato e una sciarpa


Io e mio marito ci siamo conosciuti in un posto da favola, dove in inverno la neve si presenta puntuale ad ottobre e vi si ferma fino alla fine di marzo, in un posto dove il passeggiare nel freddo delle serate dicembrine può essere riscaldato da una tazza fumante di succo di mele e cannella, dove ci si può perdere in un bosco di abeti con ai piedi un paio di ciaspole e dimenticarsi qualunque suono umano, dove ci si può rifugiare in una sala da tè mentre fuori ci sono quindici gradi sotto lo zero ed essere accolti nel tepore di una stube che coccola gli avventori. In questo posto le persone sono ruvide, molto ruvide, ruvide come il loro modo di parlare, ma se riesci a sbirciare nelle loro case puoi trovare tanti piccoli angoli delicati, tante tenerezze appese o appoggiate, tanti oggettini che dicono di un amore per la propria famiglia, la propria casa e la propria terra, con un gusto che noi “del sud” possiamo solo invidiare.
Io e mio marito ci siamo conosciuti in Val Pusteria e di quel posto siamo perennemente innamorati. Vi ho descritto le sensazioni legate all’inverno in quei posti, perché quello è il periodo in cui l’abbiamo frequentata maggiormente, ma anche in estate dice la sua e ti prende con i suoi profumi, i suoi panorami ed i suoi piatti.
Il lavoro che vi presento oggi è strettamente legato alla Val Pusteria ed in particolare a Brunico, perché è stato realizzato con delle lane molto particolari acquistate proprio a Brunico presso un lanificio più che centenario che compie l’intero ciclo della lana fino alla produzione dei famosissimo loden. Si tratta del lanificio Moessmer  di Brunico (che credo abbia un negozio anche a Bolzano). Le sue lane sono calde e ruvide come la gente di queste valli, hanno dei colori particolari che difficilmente ho trovato in altri posti. Io adoro la ricerca di filati e di tessuti particolari e questo è uno dei miei posti preferiti.
Questa sciarpa, che in realtà è tanto grande da poter essere utilizzata come stola, è semplicemente realizzata congiungendo tanti cerchietti all’uncinetto con delle catenelle intrecciate, ma è l’accostamento dei colori che già in negozio mi aveva affascinato. Questa sciarpa dice: “autunno, camino, castagne, pantofole calde e coccole”.
Io la uso tantissimo a scuola, chi non ha un ricordo della maestra che faceva lezione con il cappotto sulle spalle? Bene nelle scuole in cui ho insegnato io in inverno ho sempre trovato un clima tropicale, tanto che spesso i ragazzi sono costretti a spegnere i termosifoni ed aprire le finestre con degli sprechi energetici da paura, nella scuola dove sono finalmente approdata quest’anno si è verificata un’inversione termica anomala per la scuola statale italiana: in inverno fa freddo! Quindi via con la sciarpa sulle spalle ed i complimenti delle colleghe!
A proposito, se decidete di andare a Brunico a comprare lane e tessuti, non perdetevi un buon rifugio da HuberAlm, il rifugio di Anterselva, imperdibile!
A presto

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...