lunedì 1 luglio 2013

101 cose su di me... sesta puntata


Bella l’idea delle mie colleghe 101iste di raggruppare le 101 cose su di me del Linky party di Topogina per temi, mi sarebbe piaciuto farlo, ma visto che ho iniziato diversamente continuo saltellando da un argomento all’altro e dandovi un assaggio veloce di un po’ di tutto. da buona milanese vi offro un aperitivo, per il resto mi sa che vi tocca continuare a seguire le mie storie sul blog.

1.      Devo stare lontana dalle librerie perché nell’acquistare libri non ho misura

2.      Quando ero piccola mio papà mi portava nelle gallerie d’arte ed ai vernissage ed io mi sentivo grandissima, ma erano attività che ai miei compagni non interessavano e quindi non potevo nemmeno vantarmi. Adesso porto i miei bambini al museo

3.       Da piccola volevo fare la cartolaia oppure la maestra oppure la stilista

4.       A dodici anni ho cominciato a disegnare il mio abito da sposa e ho continuato fino a che non mi sono sposata. Il mio vero abito da sposa l’ho fatto disegnare da un’altra persona

5.       Prima dell’anno scorso non avevo mai cucito niente

6.      Se non ci fosse mio marito che mi aiuta in casa non potrei nemmeno pensare di avere un blog

7.       Non sopporto che si anteponga l’ideologia all’osservazione diretta della realtà

8.      Odio fare i controlli delle spese sul conto corrente e mi viene l’ansia ogni volta che ne parliamo

9.      Doso con cautela le serie televisive che seguo perché se inizio ne divento dipendente (questa primavera sono stata dipendente solo da Scandal, Once upon a time, touch, criminal minds e mi pare basta), adesso sono in decompressione perché ci si è fulminato il decoder (o il cavo satellitare, non penso il satellite) e aspettiamo il tecnico da una settimana

10.   I miei figli ogni tanto mi offrono delle perle di saggezza che mi fanno morire dal ridere, ma mi sforzo di essere seria per non offenderli. Se proprio non riesco a trattenermi rido e dico loro che mi è venuta in mente una barzelletta, loro vogliono sapere quale e io, che le conosco solo sporche (SIG! Ho fatto la scuola per geometri e poi ingegneria che barzellette volete che sappia) racconto sempre quella del fantasma formaggino.
A presto!

5 commenti:

Paola ha detto...

Molto bello, ma anche molto difficile, il punto n. 7: dovremmo sempre tenerlo a mente.
Bravissimi tu e tuo padre per il punto n. 2!
Per quanto riguarda il n. 10, complimenti per la scelta inusuale e dunque, deduco, coraggiosa per gli studi superiori! O sbaglio?
Ciao :)
Paola

Unknown ha detto...

Condivido pienamente il punto 7, non avrei saputo esprimere meglio il concetto con parole mie.
Purtroppo condivido anche il punto 8... :D

Stefania ha detto...

Quante cose in comune!
Comunque la 7 non è difficile è solo che ci abituano al contrario perché fa più comodo!

La scelta dei miei studi forse più che coraggiosa è stata incosciente, soprattutto per quanto riguarda l'università, però devo dire che ho sposato in pieno la causa visto che adesso insegno ai geometri!

decoriciclo ha detto...

Condivido in pieno i punti 1, 6 e 9. Praticamente della cena se ne occupa sempre mio marito...=)
Daniela

Maryclaire ha detto...

Ah.... la barzelletta del fantasma formaggino... ha i suoi anni ma è sempre adatta: con i bambini fà sempre furore!!!

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