mercoledì 17 luglio 2013

le 101 cose su di me... ottava puntata


Oggi, per l’ottava puntata del linky party di Alex, sarò più sintetica del solito, se possibile, ma non amo tergiversare e mi piace che passi subito il concetto arrivando immediatamente al sodo. Ecco quindi i miei ottavi dieci punti.




1.       Tutte le mie macchine hanno un nome (alcune anche un cognome)

2.       Kristin Lavransdatter è uno dei miei libri preferiti

3.       Odio buttare via cose che poi potrebbero servirmi ancora

4.       Nel mese di luglio abbandono mio marito e vado in vacanza con i figli

5.       Adoravo sciare e non avrei potuto immaginare di rinunciarvi. Sono più di sei anni che non tocco gli sci

6.       A Verona mi dicono che si sente dal mio accento che sono di Milano, a Milano mi dicono che si sente dal mio accento che abito a Verona

7.       Ogni anno tento di organizzare una vacanza in camper, ma non riesce mai ad andare in porto


8.       Prendo decisioni definitive e poi cambio idea

9.       Per il matrimonio di due amici ho fatto una crostata di frutta di 2,5 m per 1.50. Pure buona

10.   Adoro facebook perché mi permette di continuare a seguire i miei alunni che diventano grandi

Se volete leggere le puntate precedenti guardate qui

4 commenti:

http://brocanteviolavintage.blogspot.com/ ha detto...

che sintesi! dote che non ho, se provo non mi riesce di dire in breve. il 3 idem gli altri no per esempio sono siciliana è 33 anni che sto a vicenza ma si accorgono tutti subito che sono Siciliana.Prima o poi riuscirai a fare una vacanza in camper, certa che ti piacerà? a me sembra un tantino faticosa e la cosa più scocciante è quando col camper non puoi entrare al centro in certe città o non passa nelle vie strette.

Stefania ha detto...

Beh per quanto riguarda la vacanza io ho sempre viaggiato con macchina e tenda, sono arrivata fino a Capo Nord, e la mia idea di questo tipo di vacanza non è proprio quella della visita alle città. Però vorrei almeno provare per dire che non fa per me!

Maryclaire ha detto...

Che bello il punto n.10: di solito gli insegnanti, almeno quelli che conosco io, che non danno l'amicizia sui social ai loro studenti (e nemmeno ai genitori)... una volta una professoressa mi ha risposto: "Capirà signora, già li sopporto a scuola tutte le mattine... e dare l'amicizia ai genitori è un po' darsi la zappa sui piedi perchè poi voi brontolate e basta!!!" Io veramente non volevo brontolare: avevo chiesto l'amicizia perchè la reputavo una persona in gamba!

Stefania ha detto...

@Maryclaire preciso che accetto l'amicizia dei miei alunni solo dopo gli esami finali, quando cioè non sono più miei alunni. Non mi sembra giusto entrare nelle loro vite e magari dover trarre da ciò che vedo dei giudizi diversi da quelli che avrei altrimenti. Oltretutto non voglio essere io quella che scopre che hanno saltato la scuola (bigiare, fare berna, fare sega come volete voi)o che utilizzano i social network durante le ore di lezione e trovarmi nell'imbarazzo di dover denunciare la cosa. Se li scopro in classe o con i metodi tradizionali è diverso, ma ficcanasare nelle loro vite non mi piace. Lo spiego subito appena li prendo in terza superiore ed in certi casi mi rimangono richieste di amicizia in sospeso per tre anni. Ci scherziamo anche su di tanto in tanto. Altra regola che ho è quella di non chiedere mai io per prima la loro amicizia e di accettare tutte quelle che mi arrivano da loro, anche se non sono proprio dei miei preferiti. Per quanto riguarda i genitori non mi è mai capitato che mi chiedessero l'amicizia, ma sinceramente mi metterebbe un po' in imbarazzo.

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