lunedì 7 ottobre 2013

I miei bambini e lo sport


Del corso di nuoto del sabato mattina, quello che frequentano i miei figli, e di come ne abbia delegato tutto l’onere a mio marito (d’altronde io lavoro il sabato mattina) ho già parlato, ma questo non è l’unico sport che ci piacerebbe che i nostri figli facessero.



Ritengo che il nuoto sia lo sport per eccellenza da far fare ad un bambino, innanzitutto perché è completo, nel senso che allena contemporaneamente tutte le parti del corpo, in secondo luogo perché avere dei figli che sono a loro agio nell’acqua e che sanno nuotare mi toglie un sacco di preoccupazioni per quando d’estate si va in piscina o in spiaggia. Qualcuno sorriderà, ma io sono di quelle mamme che infilano i braccioli ai figli ancora prima di uscire dallo spogliatoio e li obbligano a tenerli fino all’ora di andare a casa.

E gli altri sport?

Cominciamo da Barbabella, fino all’anno scorso ha fatto danza per le bambine della materna, in pratica imparavano a sentire la musica ritmando il tempo e cercando di fare qualche piccolo movimento tutte insieme. Siccome non volevo saperne di mandarla in una di quelle scuole in cui ti impostano subito  come una ballerina, con lezioni molto severe e tanta cura per l’aspetto fisico, ho scelto per lei una maestra (e quindi una scuola) fantastica, ma che mi costava mezz’ora di auto tutti i martedì (che per chi abita in città è normale, da noi è assurdo soprattutto avendo altre tre scuole nel raggio di due o tre chilometri). La maestra Giorgia si occupa di un gruppo di ballerini con abilità diverse (diversamente in danza), non so se è l’unica in Italia o ci sono alte esperienze del genere, ma prima di iscrivere Barbabella ho sentito una sua intervista che mi ha subito convinta a sceglierla. “Deve essere la danza per i ballerini e non i ballerini per la danza”. Questa semplice frase è una bomba atomica nel mondo di tutte quelle, ballerine o no, che ritengono di dover modificare il proprio corpo per renderlo perfetto al fine di poter svolgere qualche attività, ad esempio la danza. Godere della danza senza modificarsi per farlo. Come ormai avrete visto dalle numerose foto, Barbabella non ha proprio il fisico della ballerina ed il fatto che potessero metterle in testa idee strane mi preoccupava non poco. In effetti per due anni mi sono trovata benissimo e lei è stata felicissima.
Ora però che Barbabella ha cominciato le elementari a tempo pieno abbiamo deciso di farle fare solo nuoto. Il motivo principale è che arriva a casa da scuola che sembra aver fatto dieci ore in miniera, spesso si addormenta in auto e nel week end dorme al pomeriggio anche fino a tre ore. Non vorremmo si affaticasse troppo. Però ci sono un paio di attività che la attraggono molto: la ginnastica ritmica e il nuoto sincronizzato. Purtroppo il secondo viene svolto solo con attività agonistica con due ore di allenamento a giorni alterni e gare e concorsi nel week end, sarebbe bello se ci fosse la possibilità di farlo un paio d’ore la settimana, ma così non è previsto in nessuna delle piscine in cui si pratica. Per la ginnastica ritmica magari aspettiamo l’anno prossimo.

E Barbaforte?

Mio marito pensa che potrebbe fare qualsiasi sport perché è davvero portato per l’attività fisica. Ci piacerebbe il rugby perché crediamo che sia uno sport di grande umanità soprattutto per le relazioni che si creano in squadra e con le squadre avversarie, oltretutto il veneto è terra di rugbisti e ci sono parecchie società anche dalle nostre parti. Ha fatto una prova di judo e sembrava una patata rotolante, ma gli è piaciuto tantissimo. Con la prova di scherma è impazzito dalla gioia perché aveva spada ed elmo e l’istruttore ha detto che lo vedeva portato. Ma anche nel nuoto se la cava bene, se solo non avesse paura di bagnarsi gli occhietti. Insomma uno sportivo a tutto tondo e credo che, se ha preso da suo padre, prima o poi li praticherà tutti. Tutti con l’eccezione di uno.

Quando ero incinta di Barbaforte e abbiamo saputo che si trattava di un maschio ho subito notato che mio marito ci era rimasto male, gli ho chiesto come mai e lui, un po’ titubante,  mi ha risposto: “mica mi toccherà portarlo a calcio e allo stadio a vedere le partite?!”

Insomma Barbapapà odia il calcio, non lo sopporta proprio, non ha mai neppure visto una puntata di mai dire goal perché nel titolo c’era la parola goal e sinceramente non credo che accetterebbe mai che suo figlio o praticasse. Ciononostante ha dovuto ammettere che pure con il pallone se la cava, sia in attacco che in porta, insomma, un 100% sportivo!

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