giovedì 17 aprile 2014

Week end in trentino con i bambini



Tempo di vacanze e tempo di ponti, soprattutto per i fortunati che vivono in regioni come la Lombardia e che torneranno a scuola il 28 aprile. Vi dico subito che noi veronesi non siamo tra questi e che già il 22 sederemo in classe pronti a fare l’appello. Vabbè, ci saranno altre occasioni!
Comunque, visto che in questa stagione la voglia di andare in giro, per un paio di giorni magari, ci assale all’improvviso non voglio farvi trovare impreparate e vi propongo un paio di mete in Trentino alla portata di tutti, ma soprattutto pensate apposta per un breve viaggio con i bambini. Certo chi come noi abita lì vicino potrebbe fare un paio di gite da un giorno, per gli altri è consigliabile trovare un posto per pernottare, magari presso uno dei numerosi agriturismi che offre questa meravigliosa regione.
Toccando si impara ad Artesella


Le mete che vi propongo, dicevo si trovano in Trentino, due in città e l’altra in val di Sella ad un’oretta da Trento e valgono davvero la pena per chi ha bambini e desidera far vivere loro delle esperienze indimenticabili, far toccare con mano le cose e farli diventare piccoli scienziati-esploratori. E poi, ve lo dico francamente, sono piaciute tantissimo anche a mamma e papà!
La serra tropicale al Muse

Muse di Trento – Il museo della scienza e della tecnologia

Già solo il fatto di muoversi in un quartiere completamente progettato da Renzo Piano ha il suo fascino, anche se di critiche ce ne sarebbero da fare e anche se, per ora, ha tutto l’aspetto di una città abbandonata stile the day after, ma questo solo perché è talmente nuovo da non essere ancora funzionante. Arrivare al museo, poi, e scoprire che sia il parcheggio che il guardaroba sono totalmente gratuiti devo dire che ci ha commossi. Non so se sarà così anche il alta stagione, ma vi assicuro che c’erano famiglie che vagavano alla ricerca del ticket da pagare per la sosta e non credevano che fosse davvero gratis.
Coltivazioni dal mondo - Muse Trento
Cosa c’è nel Museo? Di tutto davvero! Si parte dal piano più basso in cui si possono incontrare gli scheletri degli animali preistorici con tanto di monitor in cui seguire la trasformazione di quelle quattro ossa in un animale vero e proprio inserito nel proprio habitat. Se poi i video e le schede non fossero abbastanza chiari, in ogni sala ci sono delle guide (persone vere che sanno le cose veramente, non come i commessi di Mediaworld che quando domandi se il phon asciuga devono andare sul computer a leggere le istruzioni) alle quali chiedere ulteriori spiegazioni. Da questo piano, alzando lo sguardo si ha una visione di tutto il museo, fino all’ultimo piano, con tutti gli animali che caratterizzano la fauna di montagna ad ogni quota per culminare con un blocco di ghiacciaio vero che emoziona soprattutto chi su un ghiacciaio non è mai stato.
 Costruire un ponte con blocchi di plastica - Muse Trento

Verifica di stabilità del ponte - Muse Trento
Salire su un giroscopio al Muse di Trento
Salendo, dopo un giretto nella serra tropicale, si passa alla parte della tecnologia in cui mettersi in prima persona a sperimentare. I bambini, ma anche gli adulti, possono provare a sdraiarsi su un vero letto di spilli e confrontarne la comodità con uno di sfere di legno, infilare la testa in una scatola e scoprire che afferrando con i denti una stecca di metallo che vibra si sente una musica che altrimenti è impossibile udire, costruire un ponte con dei blocchi e poi camminarci sopra, salire su un giroscopio e tante altre cose ancora. Noi in questa sezione ci siamo stati tantissimo tempo e non siamo riusciti a passare da quella al piano superiore con altri esperimenti scientifici, anche perché l’affascinante lezione sulle bolle di sapone ci ha intrattenuti per più di un’ora. Adesso però i miei bambini sanno tutto sulle bolle e sulla forza dell’acqua e del sapone! Peccato che ci siamo persa quella sui cicloni tropicali. Sapete qual è stato il commento di mamma e papà? “Ci dobbiamo tornare senza bambini così abbiamo il tempo di provare tutto anche noi!”

Visione del Muse dall'alto

Visione del Muse dall'alto
Qui il sito del Muse per conoscere orari e tariffe

Museo dell’aeronautica Giovanni Caproni – Trento

Al simulatore di volo
Usciti dal Muse siamo andati diretti al museo dell’aeronautica dove abbiamo vissuto l’emozione di volare – grazie a dei simulatorisu un parapendio e su un areo come quello di D’Annunzio. Che dire oltre che i bambini erano estasiati? Anche trovarsi davanti a dei veicoli che hanno fatto la storia è davvero appassionante; anche se i bambini ancora non capiscono bene bene che cosa sia la storia e non colgono il valore di quei pezzi d’antiquariato, a loro è piaciuto tantissimo andare alla scoperta di aerei tanto diversi e Barbabella è riuscita a cogliere la difficoltà che dovevano avere a volare con quelle macchine.
Alla scoperta degli aerei di sessant'anni fa - Museo Caproni di Trento
Qui il sito del Museo dell'aeronautica Giovanni Caproni

Artesella – Malga Costa a Borgo Valsugana

L’ho lasciato per ultimo perché è il percorso che richiede più tempo, ma soprattutto perché è quello un po’ più complicato da spiegare.


La molletta gialla per entrare


Entrando in un tronco
Artesella è una esposizione di arte contemporanea che, da tanti anni ormai, occupa degli spazi all’aperto appartenenti al comune di Borgo Valsugana. In pratica ci sono degli artisti che realizzano installazioni con materiali naturali come legno e pietre e le posizionano all’interno di un bosco. Il visitatore ha così l’opportunità di passeggiare tra gli alberi e nei prati imbattendosi di quando in quando in un’opera che, magari, non si capisce bene se fatta da mano umana o dalla natura. Tra l’altro le opere non vengono disinstallate, ma lasciate all’azione degli elementi naturali in modo che col tempo diventino esse stesse parte del bosco e della natura.


La civetta
Artesella si articola in due percorsi, uno più lungo Percorso Artenatura, che, risalendo lungo la valle porta a Malga Costa, il centro visite e punto di ristoro, un altro più breve 2 ore (noi ce ne abbiamo messe 4 ma non facciamo testo), ma forse più ricco, si sviluppa nel bosco in cui sorge il rifugio e comprende la bellissima cattedrale di alberi che piano piano piano, ma inesorabilmente, sta crescendo.

Scoprendo tutto ad Artesella
Ricami sui tronchi ad Artesella
Dicevo che noi ci abbiamo messo il doppio rispetto al tempo previsto, ma per forza! Questo non è un museo normale in cui vige la regola: guardare e non toccare! In questo museo si guarda, si tocca, si entra, si gira ed è troppo divertente per perdere un’occasione così ricca per esplorare, salire, scendere, infilarsi, chiamarsi, provare l’acustica e l’eco. Insomma tantissimo e divertentissimo per tutti.

La Cattedrale di alberi in crescita
La cattedrale di alberi 
in crescita

Come resistere a sedersi sul trono!
Consultate il sito di Artesella per le tariffe e gli orari che variano a seconda delle stagioni dell’anno. All’arrivo vi daranno una simpatica molletta gialla insieme al biglietto in modo da poter entrare ed uscire a vostra discrezione. Per il pranzo c’è la Malga Costa, ma c’è anche un grandissimo prato molto accogliente per chi vuole fare un picnic, con merenda in baita ovviamente!


Le case dei Troll 
(almeno per noi)
Noi siamo andati via ripromettendoci di tornare un’altra volta per scoprire che aspetto assumono le opere al cambiare delle stagioni, per ora non ci siamo ancora riusciti, ma chissà, magari ci si vede là.
Buon appetito

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