venerdì 8 agosto 2014

La casa delle bambole a chilometro zero

Un’estate piovosa come quella di quest’anno rischia di trasformare le giornate dei bambini, ma anche quelle delle mamme, in un lungo susseguirsi di momenti noiosi, ma noi non ci siamo fatti scoraggiare e ci siamo dati da fare.
Abbiamo raccolto un po’ di tutto ciò che trovavamo in giro per casa e durante le nostre passeggiate e abbiamo messo insieme una fantastica casa per le bambole, e che bambole! Già, perché, già che c’eravamo e che era appena arrivata una nuova fornitura di mollette vintage dall’Arizona, abbiamo pensato bene di fare anche le bamboline. Ovviamente ognuno ha scelto il suo personaggio: Anna ed Elsa, la famiglia Incredibili, Iron Man, Il vigile urbano e il ladro, qualche mini me e anche un bel Minions che ci sta sempre bene.





Come struttura portante per la casa abbiamo usato le scatole delle scarpe che non avevamo in casa perché in una fase di decluttering scarpesco le avevo da poco buttate tutte. Ho pensato quindi di andare direttamente alla fonte (negozio di scarpe) e farmi dare qualche scatola che avanzava (sono stati felicissimi).




Per mettere insieme le scatole abbiamo usato il Vinavil che, come è noto, agisce per mancanza di ossigeno; abbiamo quindi pressato il tutto con mollette e qualche giro di scotch. Quella più lunga e tutta chiusa l’abbiamo messa sotto tutte per fare il box e poi sopra le altre con un tappo per fare il 
terrazzo.





L’ideale sarebbe passare uno strato leggero di cementite, ma siccome volevamo che l’investimento fosse proprio nullo e non ne avevamo in casa non l’abbiamo fatto e abbiamo semplicemente dato due mani di pittura bianca all’acqua.




Per la tappezzeria ed i pavimenti abbiamo utilizzato della carta per Scrapbooking di cui possedevo un paio di blocchetti ed i tessili, beh chevvelodicoaffà … avanzi di stoffe e stoffine di lavori vari!
Per fare il tavolo della sala da pranzo abbiamo usato un cartone ricoperto di carta dorata e una base realizzata con un tappo di vino. Il lampadario è fatto con una pietrina di una collana rotta appeso con filo da pesca ed una piccola vite.





Il letto è fatto con una scatola di dadi per brodo su cui è stato incollato del lino con il Vinavil, per piegare il lino e farlo aderire abbiamo usato lo stesso metodo che si usa per fare i pacchetti regalo rettangolari. Il baldacchino è fatto con una cannuccia (struttura portante) e tessuto semi trasparente rettangolare. Il passante per la struttura lo abbiamo realizzato con la cucitrice e quindi ci abbiamo infilato la cannuccia per poi attaccarla con lo scotch alle pareti.



Le finestre e gli altri mobili sono stati disegnati su fogli a parte, colorati e poi incollati con la colla stick. Le tendine sono state fissate con la cucitrice prima di incollare le finestre.




Altri lampadari li abbiamo ricavati dai tappi a vite delle bottiglie.
In bagno abbiamo messo una vasca ricavata dal fondo di una bottiglia di plastica bianca del latte con incollati alla base, con la colla a caldo, quattro perline di legno per simulare i piedini. La doccia è fatta con una bottiglietta blu di plastica tagliata in cima e su cui è stata aperto un lato per fare la porta. Abbiamo poi aperto un ferma carte di metallo e lo abbiamo infilato da una parte all’altra della porta della doccia per attaccarci un velo di plastica (ricavato da un sacchetto per alimenti da freezer) per fare il telo della doccia. I water sono i colli delle bottigliette di plastica ed i lavandini (per i quali dobbiamo ancora trovare una piantana) sono tappi del latte con perline di plastica attaccate con la colla a caldo per fare i rubinetti.



Al momento la casa è in evoluzione e fare le foto è difficilissimo perché è costantemente in uso e in divenire, abbiamo fatto le ringhiere del terrazzo con le cannucce, una scala a pioli sempre con le cannucce e, con rametti di pino raccolti in gita, abbiamo fatto le piante sul terrazzo. Per essere al passo con i tempi moderni abbiamo anche fatto i pannelli solari con la carta stagnola e del cartone.




Sicuramente si poteva fare di meglio, soprattutto investendo un po’ di più nei materiali, ma credo che il bello di questa casetta sia proprio il chilometro zero, l’impatto zero ed il riciclo totale dei materiali. Ma la cosa più importante è che ai bambini sembra una reggia e non riescono proprio ad immaginarsela più bella di così.



E comunque anche nelle case delle bambole ... attenti al ladro! Anche se le forze dell'ordine sono sempre pronte ad intervenire. Anna ed Elsa dormiranno sogni tranquilli!

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