domenica 30 marzo 2014

Muffin al microonde pronto in pochi minuti

Dico subito che l’hanno fatto i miei bambini, quindi non ci sono scuse per quelle che dicono di non saper cucinare o cucinare i dolci. E non ci sono scuse nemmeno per chi non ha tempo visto che in tutto ci abbiamo messo solo dieci minuti (di cui due e mezzo per la cottura).
Sull’onda di junior Masterchef i due sono entrati in piena fase cucina e dopo aver preparato la loro versione della mia torta salata con formaggio e asparagi e i loro soliti fagottini alle mele, questa volta si sono divertiti con una ricetta facile, semplice e veloce che davvero chiunque può preparare. Si tratta di una sorta di muffin al cioccolato che si cuoce in pochissimo tempo al microonde, la cucina non si sporca più di tanto, per fortuna e può essere preparato per colazione o per merenda con ingredienti che di solito ci sono sempre in casa (almeno, noi li abbiamo sempre).
Noi lo abbiamo preparato proprio oggi, per colazione, malgrado il cambio l’ora legale ci abbia regalato una fantastica sveglia dei bambini alle 10.30. Barbaforte ha poi chiesto di poterlo preparare ogni giorno a colazione e abbiamo faticato a spiegargli che forse i ritmi settimanali non sono consoni a colazioni che vadano oltre latte e biscotti (lo svegliamo alle 6.30 poverino). Alla fine abbiamo raggiunto un accordo secondo il quale potranno realizzarlo ogni domenica (sabato no, perché c’è la piscina) e durante le vacanze estive al lago potranno cucinarlo per se stessi e per i cuginetti. Mi sono poi impegnata ufficialmente a ricercare altre ricette simili a questa, ma magari senza cioccolato che non amo particolarmente.
Ma passiamo al dunque, ecco la ricetta per i vostri (e miei bambini)

Ingredienti per quattro muffin al cioccolato

8 cucchiai di farina
4 cucchiai di zucchero di canna
2 cucchiai di cacao in polvere
2 uova
6 cucchiai di latte
6 cucchiai di burro fuso
Una fialetta di aroma di vaniglia


In una ciottola metti otto cucchiai di farina due cucchiai di cacao e quattro cucchiai di zucchero di canna (se non ce l’hai puoi usare anche lo zucchero normale). Mescola benissimo con un cucchiaio finché non riuscirai più a riconoscere i singoli ingredienti e tutto sarà mischiato benissimo. In particolare ti accorgerai che il cacao forma dei grumetti, come dei pallini marroni, mescola, schiacciali, girali, insomma scatena una guerra ai grumetti finché non saranno tutti spariti.
Adesso apri l’uovo, se non sei tanto bravo aprilo in un bicchiere a parte, così non rischierai che il guscio cada nell’impasto. Versa l’uovo nell’impasto ed apri nello stesso modo anche il secondo. Mescola benissimo e vedrai che il composto diventerà una specie di palla semi molle. Adesso mettici il latte, mescola bene ed incorporalo nell’impasto, poi aggiungi il burro ed incorpora anche questo, alla fine aggiungi l’aroma di vaniglia. Mescola ancora un pochino, il tuo composto adesso sarà bello, liscio, marrone e profumatissimo. Prendi quattro piccole tazze (oppure due tazze da caffè latte) e versa il composto al loro interno cercando di dividerlo in parti uguali. Non dovrà arrivare fino al bordo della tazza, ma dovrà fermarsi circa un centimetro più in basso.
Metti due tazze su un piatto ed infilalo nel microonde. Cuoci per due minuti e mezzo mettendo la potenza a 800. Osserva dal vetro del forno il tuo muffin che si gonfia, quando sarà cotto l’esterno il tortino sarà pronto. Non superare i 3 minuti di cottura se no diventerà durissimo. Ora fai la stessa cosa con le altre due tazze.

Gira la tazza su un piatto e fatti aiutare a sformare il muffin più buono che tu abbia mai assaggiato.
Buon divertimento!

giovedì 20 marzo 2014

Junior Masterchef e la scoperta della cucina

È iniziato settimana scorsa e ha fatto molto parlare di sé, sia prima che dopo il debutto, sto parlando di JrMasterChef, il programma Sky in cui quaranta bambini si sfidano davanti ai fornelli per scoprire chi sarà il primo piccolo grande chef italiano.
Luca, il bambino austriaco che cucina un filetto di cervo impeccabileÈ il solito dilemma sulla presenza dei bambini in televisione e sull’opportunità di farli gareggiare tra di loro. Avrà un senso? Non è che poi i bambini si montano la testa o, al contrario, ci rimangono male? Io, sinceramente, da mamma, mi sono chiesta se l’avrei fatto vedere ai miei figli e, vi dico subito, che la risposta è stata sì. Ma andiamo con calma.
Pensando a dei bambini che si affrontano a suon di ricette ho immaginato che si trattasse di una gara tra la pasta in bianco e il toast al prosciutto; voglio dire, che ricette possono mai realizzare die bambini di nove anni? Quando io avevo nove anni, nemmeno potevo avvicinarmi ai fornelli e mi sentivo una specie di eroina, perché mia nonna mi aveva insegnato a preparare la caffettiera con la giusta dose di caffè e di acqua, ma senza metterla sul fuoco però.
Luca, il bambino austriaco che cucina un filetto di cervo impeccabile
Così, quando mi sono messa a guardare jr Master Chef alla prima ricetta sono rimasta con la bocca aperta come un merluzzo appena pescato: Maltagliati, gallinella, gamberi e lupini su letto giallo di carote. Ma come?
Bambini che tirano la pasta a mano, usano termini da grandi chef – salvo poi non conoscere il significato della parola azzardo – e quella che fa la pasta con i petali da rosa che nemmeno passa il turno, io l’avrei fatta passare solo per l’idea! E i dolci? Altro che il Piccolo Forno della Harber! Una divideva pure le uova, io ho imparato a 30 anni a dividere le uova!
Poi è arrivato il piccolo austriaco. Diciamolo, l’associazione bambino/cervo che cosa fa pensare? A Bamby? Anche io pensavo così, Junior Master Chef ci ha invece insegnato che se al giovane Luca dite Cervo, lui vi risponde con un Filetto di cervo con salsa ai frutti rossi.
Lars, il bambino che parla con gli ingredienti
Lars, il bambino che parla con gli ingredienti
Comunque il mio preferito in assoluto era Lars, il bambino norvegese, figlio di italiani, che parlava ai suoi ingredienti; mi sono sentita subito in sintonia, anche perché è un metodo che io uso spesso, diciamo che è il mio principale segreto in cucina. Insomma sfido chiunque a dire che lo spezzatino con le patate non venga meglio se sia i pezzetti di carne che le patate sanno esattamente come comportarsi per dare il massimo! Vabbè, alla fine Lars non è passato e, poverino, si è visto benissimo che era anche un po’ triste. Io in ogni caso spero ancora nel ripescaggio!
Venerdì pomeriggio ho fatto vedere la puntata ai miei bambini e ne sono stati entusiasti; il desiderio di mettersi a cucinare è grandissimo per tutti e due e adesso quando ceniamo, oltre a dare i voti ad ogni piatto (ma questo lo facevano anche prima e la pasta al pomodoro di Barbapapà ha preso unoinfinito), vogliono sapere come abbiamo fatto a farlo e questo lo trovo molto bello.
Già perché rispetto agli altri talent dove i protagonisti sono i bambini qui c’è il valore aggiunto dell’educazione all’interesse per gli ingredienti e vedere dei bambini che cucinano carote e zucchine non può essere che positivo. Insomma, se jr. Master Chef avrà successo può essere che avremo un nuovo slancio verso un’alimentazione più consapevole da parte dei nostri piccoli cuochi.
Come ultima considerazione lancio una proposta a Sky, visto il desiderio di emulazione dei bambini italiani, perché non lanciare anche una versione junior di “case da incubo”? O qualcosa del tipo Junior Colf Italia. Insomma qualche programma che faccia venire voglia ai nostri piccoli coinquilini di ordinare e pulire la casa, è un’idea no?
credits: juniormastechef.sky.it

mercoledì 12 marzo 2014

Merenda con crema e biscotti


Per la serie #quellochelabloggernondice, domenica eravamo a casa malgrado la bellissima giornata, perché la mamma, ahimè, doveva fare i mestieri, disfare i bagagli del week end precedente e fare una bella dose di lavatrici. So che dovrei scrivere che siamo andati a fare una bella gita sul lago per festeggiare la fine dell’inverno, ma #nonsonowonderwoman.


Malgrado il terrazzo, le bolle di sapone, il lego e chi più ne ha più ne metta i bambini erano decisamente annoiati e reclamavano a gran voce la merenda, così in quattro e quattrotto, con la complicità dell’amico Bimby, abbiamo preparato una gustosissima merenda, proprio da leccarsi i baffi.

Ingredienti
80 grammi di zucchero di canna
500 grammi di latte
1 limone biologico (la scorza)
50 grammi di farina
2 uova
Topper al cioccolato o barretta di cioccolato
10 frollini (noi Tarallucci)

La preparazione della crema con il Bimby è analoga a quella della crema Bimby, variano solo le proporzioni tra gli ingredienti. Prima si tritano la scorza del limone e lo zucchero 15 secondi a velocità 8, poi si aggiungono tutti gli altri ingredienti e si cuoce per 10 minuti a velocità 4 a 90°.
Per preparare la crema senza il bimby si procede come di seguito:
Mettere il latte in una casseruola insieme alla scorza del limone e spegnere poco prima che cominci a bollire. Sbattere le uova insieme allo zucchero molto energicamente, aggiungere la farina e mescolare fino a che la crema non sia omogenea e senza grumi. A questo punto trasferire questa crema in una casseruola e aggiungere mescolando e lentamente il latte scaldato. Rimettere sul fuoco e mescolare lasciando sobbollire per circa tre minuti. Non smettere mai di mescolare.


Nel frattempo preparate i bicchieri o le ciotoline secondo il gusto dei vostri bambini, oppure, come ho fatto io, lasciate che siano proprio loro a prepararle. Noi abbiamo messo un biscotto sul fondo, poi lo abbiamo coperto con del cioccolato per topper che si era solidificato, abbiamo aggiunto la crema ed infine coperto il tutto con i biscotti sbriciolati.


La magia della crema che diventa al cioccolato offre dei commenti impagabili, provatela!

giovedì 6 marzo 2014

I miei bambini incontrano Kandinsky

Qualche giorno fa, commentando il mio desiderio di portare i bambini a visitare la mostra di Kandinsky a Milano, mi ha detto: “AH già che i tuoi bimbi sono appassionati d’arte!”
Diciamola tutta, non me la sento proprio di affermare che Barbaforte e Barbabella siano appassionati d’arte. È vero che spesso vengono con me a vedere mostre e musei, ma più che appassionati li definirei “obbligati d’arte”. Non sempre gradiscono i quadri dell’artista che andiamo a conoscere, non sempre si divertono nelle sale affollate dei musei, non sempre resistono fino alla fine a vedere tutti i quadri uno per uno, ma chi di noi è così?

Anche noi a volte usciamo da un museo per niente colpiti dalle opere esposte, credo che nessuno ami sgomitare per avere la visuale migliore e certe volte ci stufiamo prima di arrivare alla fine.
Kandinsky - Canzone del Volga
Kandinsky - Canzone del Volga
Ma cosa mi aspetto portandoli a vedere mostre d’arte (e non solo)? Non penso che debbano diventare esperti d’arte precoci, ma mi piacerebbe che crescessero pensando che andare in un posto a vedere le opere di un artista solo per il gusto di scoprire cose belle diventi per loro la normalità. Non più di un mese fa ho sentito un’insegnante di scienze che blaterava l’inutilità dell’arte fine a se stessa: diceva che non riusciva a capire che cosa ci trovasse la gente di divertente nell’andare a vedere dei disegni di un altro appesi al muro. Inutile raccontarvi della mia perplessità davanti ad affermazioni che con un colpo di spugna cancellano più di 10.000 anni di storia dell’uomo. Non di rado mi capita di sentire qualche alunno del triennio che si lamenta del dover visitare gallerie d’arte perché tanto i quadri di quello o quell’altro autore li può vedere anche su internet.

Insomma, forse non diventeranno grandissimi critici d’arte, ma avranno visto cose belle e per loro sarà normale, se poi si divertono pure …
Kandinsky - Azzurro cielo
Kandinsky - Azzurro cielo
Già perché alla mostra di Kandinsky si sono davvero divertiti. Ci hanno dato le audioguide, a me e alla Barbanonna per i grandi e a loro due quelle per piccoli con la spiegazione di una ventina di opere. Mi sono un po’ pentita di non aver preso anche io quella per piccoli, perché non ho la minima idea di che cosa sia stato spiegato loro; però li vedevo ridere divertiti, quindi penso che abbiamo ascoltato cose belle. Siamo andati molto presto per evitare la folla così hanno potuto sedersi per terra per guardare ed ascoltare e non si sono sentiti oppressi dalla gente, certe accortezze bisogna averle per forza.
Ma è stato quando siamo arrivati davanti al quadro “Canzone” che Barbaforte si è messo ad urlare estasiato: “Mamma, questo quadro è bellissimo!” Facendo ridere tutti i presenti. Poi mi ha spiegato che quello è il quadro dei pirati quindi il suo preferito. A Barbabella invece è piaciuto “Azzurro cielo”, ma davanti a “Giallo, rosso e blu” mi ha guardato stupita “Mamma, questo sta spiegando cose di scuola, forme geometriche, colori primari, tutte quelle robe lì insomma”.
Alla fine del giro siamo dovuti tornare indietro a riguardare i più belli ed al book shop hanno voluto ognuno una stampa. Come dire di no a questo punto. E alla fine un bel giro sopra il duomo!
Se volete visitare la mostra di Kandinsky la trovate a Milano a Palazzo Reale fino al 27 Aprile. Per evitare le code potete anche acquistare i biglietti on line qui
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